COSA SERVE: Procuratevi una boccettina ambrata con pipetta (si comprano in farmacia o parafarmacia), riempitela di acqua naturale (io non mi formalizzo e uso pure quella del rubinetto) più o meno fino all'altezza dell'inizio della curva di restringimento, aggiungete un cucchiaino di brandy (se siete astemi potete usare l'aceto di mele) e poi 2 gocce di ciascun fiore prescelto (dalle boccettine sopra raffigurate che si comprano in farmacia oppure online, io ho preso la confezione con tutti e 38). Si può comporre una miscela aggiungendo fino a 6 fiori, massimo 7. Oppure iniziare con pochi fiori e poi cambiare miscela man mano che vengono a galla altre "magagne". Almeno io faccio così, in modo da intervenire sugli stati emotivi negativi in maniera graduale e delicata (della serie non mettiamo troppa carne a cuocere se no cuoce male).
SCELTA DEI FIORI: Per quanto riguarda la scelta dei fiori io ritengo che sia bene rivolgersi ad un consulente che ti sappia ascoltare e che sappia intuire quale disagio si nasconde dietro determinate problematiche (la mia insegnante era formidabile, di una sensibilità spiccata e una dolcezza infinita) oppure, come ho fatto io, appunto, farsi un bel corso per conoscere i fiori e.... imparare ad ascoltarsi, possibilmente comprendendosi (hihihi) ma per questo ci vuole un percorso lungo, una predisposizione a rovistare il proprio animo senza darsela a bere e anche uno studio su quelle che possono essere determinate problematiche psicologiche (senza per questo volersi sostituire al terapeuta). Ci sono anche tanti altri metodi di scelta dei fiori, ho sentito che alcuni usano il pendolo, altri le carte, altri "scegli il primo che ti piace", ma personalmente non ho mai usato questi metodi, li ritengo un po' empirici, pur rispettando chi li adopera e congratulandomi se il fiore scelto in questo modo si rivela giusto.
PRIORITA' NELLA SCELTA DEI FIORI: Altra cosa che ritengo importante, e che si basa sempre su quello che ho imparato e provato nella mia esperienza con i fiori: il fiore va scelto in base allo stato d'animo del momento e non facendo riferimento immediatamente ad un lato negativo del nostro carattere. Esempio: mettiamo che io sia una che ha molte paure: ho paura, che so, del buio, dei tuoni, dei ragni, di viaggiare, poi mi sento stanca perché al lavoro mi caricano sempre di più di responsabilità e io non mi ritengo all'altezza di farcela. Durante il colloquio ammetto anche di essere una criticona e una che vuol essere al centro dell'attenzione...bene... qual è il problema del momento, il fatto che io sia una criticona con manie di protagonismo oppure la paura e il senso di sfiducia in me stessa? Ovviamente le ultime due, allora: agiamo prima su questo, Mimulus ed Elm, in seguito, se non sopravvengono altre emozioni o stati d'animo negativi su cui intervenire, si interviene sulla tipologia caratteriale, in questo esempio Beech e Heather. Ovviamente in questo caso avremmo potuto metterli tutti e quattro perché non avremmo tralasciato le emozioni, il problema si pone quando vi sono molti più elementi e qualcosa dobbiamo scartare.
Il fatto di agire prima nei confronti della problematica che emerge di più aiuta anche ad ovviare all'aggravamento momentaneo dei sintomi che a volte può succedere, in pratica ho notato che...facciamo un esempio figurato: ci sono vari strati di magagne, quelle alla base sono vecchie, fetide, incartapecorite e stanno lì latenti, man mano che saliamo ci sono tutte le altre, un po' come le famose scatolette al supermercato messe a mo' di piramide l'una sull'altra. Cosa succede se togliamo la scatoletta alla base? Un terremoto!!! Frana tutto ed ecco che andando a disturbare traumi o ferite latenti rischiamo di provocare un terremoto emotivo. Se invece togliamo la prima scatoletta, delicatamente, poi la seconda, poi la terza e così via tutto avverrà in maniera dolce e senza troppi sconvolgimenti.
DA DOVE MI VIENE QUESTA RIFLESSIONE: tempo fa è venuta da me una donna di 49 anni a farsi un trattamento shiatsu. Non sto a dire ovviamente il periodo che stava attraversando e i suoi stati d'animo, fatto sta che assumeva fiori di Bach. Avevo già intuito le sue problematiche trattandola con lo shiatsu, ma si sfogava a ruota libera e risultò più facile avere conferme a quanto avevo compreso. Le chiesi che fiori c'erano nella miscela e me li elencò: ebbene, dei fiori che la sua psicologa le aveva fatto scegliere col metodo del dito (scegli random quello che ti piace) solo uno faceva al caso suo, gli altri con gli stati emotivi negativi del momento non c'entravano nulla. E ovviamente lei, perentoria: "I fiori non servono a nulla!" "No, quelli che hai scelto tu, a parte uno, non ti servono a nulla!" E glielo provai chiedendole: "tu in questo momento dici di sentirti così, ma questo fiore che hai messo nella tua miscela serve a questo, quello e quell'altro, pensi di averne bisogno, qui ed ora?" "No". Appunto.
Quando iniziai a conoscere i fiori mi sembrava di aver bisogno di tutti e 38 (glomm!!), è chiaro che se non puoi sceglierne più di 6-7 e non sai assolutamente nulla di come funzionano tendi a scegliere quelli con cui più identifichi la tua personalità, tralasciando quello che al momento ti fa stare male (forse anche perché non lo vuoi vedere) e che può essere dovuto anche a situazioni che esulano dal tuo carattere.
Nota bene: ciò non esclude che possano anche essere inseriti fiori che aiutino a smussare le asperità del nostro carattere, ma iniziamo dal come mi sento e non dal come mi vedo.
OK HO CIARLATO ABBASTANZA..........
COME SI ASSUMONO: dalla pipetta si fanno cadere sulla lingua 4 gocce (non 4 spruzzi, come faceva un mio amico che finiva la bottiglietta in 2 giorni!!!) facendo attenzione a non far toccar la pipetta con le mucose della bocca onde evitare contaminazioni della miscela, questo per 4 volte al giorno. Di solito io faccio la mattina, a metà mattinata, nel pomeriggio e la sera prima di andare a nanna. Se non posso me le distribuisco in maniera diversa, funziona lo stesso e io non sono mai stata rigida in queste cose altrimenti.... ROCK WATER ☺
COME SI ASSUME IL RESCUE REMEDY: il Rescue si assume direttamente dalla stock bottle (cioè dalla bottiglina raffigurata in foto sopra, non c'è bisogno di fare la miscela), sempre 4 gocce, oppure le gocce si diluiscono in un bicchier d'acqua che si sorseggerà un po' alla volta. Di solito io ripeto la somministrazione fino a quando non sento che l'agitazione si attenua.
Esiste anche il Rescue Remedy spray che è più comodo della boccettina con pipetta, io lo tengo spesso in borsa (soprattutto prima di un concerto ☺). In questo caso bastano 2 spruzzi.
SCELTA DEI FIORI: Per quanto riguarda la scelta dei fiori io ritengo che sia bene rivolgersi ad un consulente che ti sappia ascoltare e che sappia intuire quale disagio si nasconde dietro determinate problematiche (la mia insegnante era formidabile, di una sensibilità spiccata e una dolcezza infinita) oppure, come ho fatto io, appunto, farsi un bel corso per conoscere i fiori e.... imparare ad ascoltarsi, possibilmente comprendendosi (hihihi) ma per questo ci vuole un percorso lungo, una predisposizione a rovistare il proprio animo senza darsela a bere e anche uno studio su quelle che possono essere determinate problematiche psicologiche (senza per questo volersi sostituire al terapeuta). Ci sono anche tanti altri metodi di scelta dei fiori, ho sentito che alcuni usano il pendolo, altri le carte, altri "scegli il primo che ti piace", ma personalmente non ho mai usato questi metodi, li ritengo un po' empirici, pur rispettando chi li adopera e congratulandomi se il fiore scelto in questo modo si rivela giusto.
PRIORITA' NELLA SCELTA DEI FIORI: Altra cosa che ritengo importante, e che si basa sempre su quello che ho imparato e provato nella mia esperienza con i fiori: il fiore va scelto in base allo stato d'animo del momento e non facendo riferimento immediatamente ad un lato negativo del nostro carattere. Esempio: mettiamo che io sia una che ha molte paure: ho paura, che so, del buio, dei tuoni, dei ragni, di viaggiare, poi mi sento stanca perché al lavoro mi caricano sempre di più di responsabilità e io non mi ritengo all'altezza di farcela. Durante il colloquio ammetto anche di essere una criticona e una che vuol essere al centro dell'attenzione...bene... qual è il problema del momento, il fatto che io sia una criticona con manie di protagonismo oppure la paura e il senso di sfiducia in me stessa? Ovviamente le ultime due, allora: agiamo prima su questo, Mimulus ed Elm, in seguito, se non sopravvengono altre emozioni o stati d'animo negativi su cui intervenire, si interviene sulla tipologia caratteriale, in questo esempio Beech e Heather. Ovviamente in questo caso avremmo potuto metterli tutti e quattro perché non avremmo tralasciato le emozioni, il problema si pone quando vi sono molti più elementi e qualcosa dobbiamo scartare.
Il fatto di agire prima nei confronti della problematica che emerge di più aiuta anche ad ovviare all'aggravamento momentaneo dei sintomi che a volte può succedere, in pratica ho notato che...facciamo un esempio figurato: ci sono vari strati di magagne, quelle alla base sono vecchie, fetide, incartapecorite e stanno lì latenti, man mano che saliamo ci sono tutte le altre, un po' come le famose scatolette al supermercato messe a mo' di piramide l'una sull'altra. Cosa succede se togliamo la scatoletta alla base? Un terremoto!!! Frana tutto ed ecco che andando a disturbare traumi o ferite latenti rischiamo di provocare un terremoto emotivo. Se invece togliamo la prima scatoletta, delicatamente, poi la seconda, poi la terza e così via tutto avverrà in maniera dolce e senza troppi sconvolgimenti.
DA DOVE MI VIENE QUESTA RIFLESSIONE: tempo fa è venuta da me una donna di 49 anni a farsi un trattamento shiatsu. Non sto a dire ovviamente il periodo che stava attraversando e i suoi stati d'animo, fatto sta che assumeva fiori di Bach. Avevo già intuito le sue problematiche trattandola con lo shiatsu, ma si sfogava a ruota libera e risultò più facile avere conferme a quanto avevo compreso. Le chiesi che fiori c'erano nella miscela e me li elencò: ebbene, dei fiori che la sua psicologa le aveva fatto scegliere col metodo del dito (scegli random quello che ti piace) solo uno faceva al caso suo, gli altri con gli stati emotivi negativi del momento non c'entravano nulla. E ovviamente lei, perentoria: "I fiori non servono a nulla!" "No, quelli che hai scelto tu, a parte uno, non ti servono a nulla!" E glielo provai chiedendole: "tu in questo momento dici di sentirti così, ma questo fiore che hai messo nella tua miscela serve a questo, quello e quell'altro, pensi di averne bisogno, qui ed ora?" "No". Appunto.
Quando iniziai a conoscere i fiori mi sembrava di aver bisogno di tutti e 38 (glomm!!), è chiaro che se non puoi sceglierne più di 6-7 e non sai assolutamente nulla di come funzionano tendi a scegliere quelli con cui più identifichi la tua personalità, tralasciando quello che al momento ti fa stare male (forse anche perché non lo vuoi vedere) e che può essere dovuto anche a situazioni che esulano dal tuo carattere.
Nota bene: ciò non esclude che possano anche essere inseriti fiori che aiutino a smussare le asperità del nostro carattere, ma iniziamo dal come mi sento e non dal come mi vedo.
OK HO CIARLATO ABBASTANZA..........
COME SI ASSUMONO: dalla pipetta si fanno cadere sulla lingua 4 gocce (non 4 spruzzi, come faceva un mio amico che finiva la bottiglietta in 2 giorni!!!) facendo attenzione a non far toccar la pipetta con le mucose della bocca onde evitare contaminazioni della miscela, questo per 4 volte al giorno. Di solito io faccio la mattina, a metà mattinata, nel pomeriggio e la sera prima di andare a nanna. Se non posso me le distribuisco in maniera diversa, funziona lo stesso e io non sono mai stata rigida in queste cose altrimenti.... ROCK WATER ☺
COME SI ASSUME IL RESCUE REMEDY: il Rescue si assume direttamente dalla stock bottle (cioè dalla bottiglina raffigurata in foto sopra, non c'è bisogno di fare la miscela), sempre 4 gocce, oppure le gocce si diluiscono in un bicchier d'acqua che si sorseggerà un po' alla volta. Di solito io ripeto la somministrazione fino a quando non sento che l'agitazione si attenua.
Esiste anche il Rescue Remedy spray che è più comodo della boccettina con pipetta, io lo tengo spesso in borsa (soprattutto prima di un concerto ☺). In questo caso bastano 2 spruzzi.